Sono nata a Lucca durante una fredda mattina dei primi di marzo…
Dopo essermi diplomata in pittura presso l’Istituto Statale d’Arte mi laureo in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Inizio così il mio percorso professionale presso uno Studio di decorazioni artistiche della mia città e grazie a tale esperienza apprendo le nozioni di base del restauro, l’uso del colore come mezzo espressivo e la tecnica della doratura a foglia.
In seguito lavoro come aiuto scenografo in una Compagnia teatrale lucchese di fama internazionale, il Teatro Del Carretto, conosciuta ed apprezzata tra le altre cose anche per l’utilizzo di “attori artificiali”, veri e propri personaggi di scena semoventi realizzati principalmente in cartapesta. Questa incredibile esperienza mi ha spinto ad esplorare la scultura e mi ha insegnato a lavorare l’argilla, materiale nobile e povero allo stesso tempo.
Nel 2016 collaboro alla realizzazione della Mostra “Le Stanze del Sogno”, ubicata nella prestigiosa cornice delle Mura Urbane di Lucca, un vero e proprio excursus della trentennale poetica della Compagnia teatrale e nel 2020 apro un atelier/laboratorio nel centro storico della mia città dove lavoro ed espongo.
Principalmente traggo ispirazione dal movimento artistico del ‘900 conosciuto come “Art Noveau” e dalla sua Linea costruttiva, in una continua reinterpretazione di questo spirito in chiave contemporanea e con uno stile del tutto personale che coniuga la tridimensionalità della scultura con il colore tipico della pittura.
Il mio interesse è rivolto alla figura umana, una scultura figurativa quindi ma non realistica, spesso priva di dettagli, scarnificata, essenziale, dove i soggetti, per lo più femminili, vivono di una femminilità sognante, spirituale, sembrano provenire da altri pianeti e dialogare con l’universo di cui sono parte. Sono creature di fantasia che abitano una loro intima dimensione, volutamente estranea dalla realtà, che mi permette di approfondire la ricerca di una Bellezza intesa nella sua forma più pura.
E’ una sorta di sfida meravigliosa inventare sempre nuove espressioni, nuovi stati d’animo e nuove cromie studiate per raggiungere equilibrio tra materia e colore, laddove il colore è parte integrante dell’opera.
L’uso dell’oro o del rame a foglia, dona calore e luce alle mie opere e richiama l’antica arte giapponese del “Kintsugi”, che nasce come tecnica di riparazione della ceramica rotta ma filosoficamente insegue l’idea di dare valore aggiunto all’oggetto danneggiato, una sorta di riparazione delle ferite visibili e non visibili, interiori (anche dell’animo umano…)
Negli ultimi sei anni ho partecipato a collettive nazionali ed internazionali.
Studi: Istituto Statale D’Arte Lucca, Accademia Belle Arti di Firenze